INCONTRI A TEMA V EDIZIONE Martedi 8 novembre 2011 ore 16.30

Dr. Pompeo Alfonsi – Professore a contratto Università dell’Aquila

ABSTRACT DELLA CONFERENZA:

Le flogosi del distretto rinosinusale sono molto frequenti, la loro incidenza si attesta intorno all’8%. La prevalenza risulta aumentata nei pazienti affetti da rinite allergica, nelle immunodeficienze primarie e secondarie, nella mucoviscidosi in cui è alterata la composizione del muco e nelle disfunzioni dell’apparato ciliare. È interessante notare che circa il 60% dei pazienti sottoposti ad intervento per rinosinusite risulta positivo al prick test.

Il termine rinosinusite è ormai universalmente accettato ed ampiamente giustificato da stretti rapporti anatomici e fisiologici che intercorrono fra le cavità nasali ed i seni paranasali.

Il decorso della sinusite viene definito acuto, quando la sua durata non supera le quattro settimane, cronico, oltre le dodici settimane. Nella definizione diagnostica della sinusite la storia clinica è fondamentale per la diagnosi.

L’anamnesi deve essere accurata poiché spesso i pazienti sottostimano alcuni sintomi (ostruzione respiratoria nasale, ipo-anosmia-tosse).

La diagnostica strumentale si avvale dell’esame endoscopico delle cavità nasali con fibroscopio flessibile e rigido. Con questo esame si evidenziano le deviazioni del setto nasale, una eventuale ipertrofia dei turbinati e le regioni cruciali per il normale drenaggio dei seni paranasali, ovvero il complesso osteo-meatale ed il recesso sfenoetmoidale.

La stenosi di queste regioni, per cause diverse (infiammatorie, tumorali, strutturali) comporta un blocco del drenaggio delle secrezioni che diventano così il terreno ideale per lo sviluppo della flora batterica patogena.

Il ripristino della pervietà degli osti con approccio farmacologico e se necessario chirurgico, è il presupposto fondamentale nel percorso terapeutico della sinusite.

All’esame endoscopico delle cavità nasali segue, se ci sono i presupposti, l’indagine radiologica.

Oggi la classica radiografia del cranio non viene più effettuata perché non ci fornisce tutte le informazioni necessarie che ci vengono fornite dalla TAC. In alcuni casi (sospetta neoplasia-forme fungine localizzate) la TAC viene integrata dalla RMN.

La coltura delle secrezioni rino-sinusali è un esame auspicabile ma difficilmente praticabile in ambulatorio.

Al fine di attuare una ragionata terapia antibiotica, tale procedura viene generalmente riservata a pazienti ricoverati ed in presenza di complicanze.

La sintomatologia della forma acuta è rappresentata soprattutto da dolore e dalla rinorrea muco purulenta anteriore e posteriore, febbre e tosse.

Nelle forme croniche la sintomatologia è più sfumata.

La caratteristica di queste forme è l’ostruzione respiratoria nasale, la ipo-anosmia, la tosse.

A volte la tosse può rappresentare l’unico sintomo ed è causata dalle secrezioni rino-sinusali con la mucosa rino-faringea.

Frequente è anche il coinvolgimento dell’orecchio medio e delle vie aeree inferiori, a volte la sintomatologia di questi distretti prevale su quella sinusale che è più sfumata se non, addirittura, assente. In questi casi il medico nella raccolta dell’anamnesi deve essere estremamente attento.

Quale percorso terapeutico bisogna seguire nelle sinusiti?

Nelle forme acute e nelle riacutizzazioni delle forme croniche la terapia antibiotica ragionata resta un cardine insostituibile. Nelle forme croniche va opportunamente valutata l’opzione chirurgica.

Oltre la terapia medica e chirurgica deve essere presa in considerazione la terapia termale inalatoria. L’azione delle acque termali si esplica a livello mucosale attraverso l’azione fluidificante e detergente le secrezioni e soprattutto ripristinando il normale trofismo della mucosa può precedere o seguire la terapia chirurgica ed è un valido completamento della terapia medica.

L’azione delle acque minerali è oltre che curativa, soprattutto di tipo preventivo.

Non va mai praticata in fase acuta.

L’approccio preventivo e terapeutico delle rinosinusiti deve essere di tipo integrato medico-termale-chirurgico.

Solo da una oculata gestione delle varie opzioni terapeutiche è possibile avere ottimi risultati.

SCHEDA DEL RELATORE

( photos)
1 Gennaio 1970

Note: To see the pictures in the original Picasa album, click here

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