INCONTRI A TEMA V EDIZIONE  Martedì 29 novembre 2011 ore 16.30

dr.ssa Ilaria Falsetti – igienista dentale

ABSTRACT DELLA CONFERENZA:

Nella realtà odontoiatrica moderna, si è affacciata negli ultimi anni una nuova figura professionale, legalmente riconosciuta con il conseguimento di una laurea sanitaria di primo livello. Nell’ambito multidisciplinare dell’odontoiatria, l’igienista dentale si pone come figura di rilievo nella prevenzione delle patologie del cavo orale. Prevenzione che deve essere intesa in senso lato in ambito sanitario, in cui si configurano tre livelli di prevenzione, rivolti sia a soggetti sani (prevenzione primaria), sia a soggetti malati (prevenzione secondaria), sia a soggetti con funzionalità compromesse (prevenzione terziaria).

L’’igienista dentale opera principalmente nell’ambito della prevenzione primaria e secondaria, attraverso (ma non solo) un’intensa attività motivazionale nei confronti dei pazienti. La sua attività coinvolge sia pazienti in età pediatrica che pazienti adulti. In ciascuno dei due casi, la tipologia di lavoro viene impostata in maniera diversa.

Nel caso del paziente pediatrico (con un’età compresa tra i 3-12 anni circa), il lavoro motivazionale sarà molto diverso, in quanto esso deve essere duplice, perché rivolto al piccolo paziente ma anche -e soprattutto- ai genitori, che diventano collaboratori fondamentali per il lavoro dell’igienista. Fattore ancora più importante è il riuscire a rendere l’approccio al mondo dell’odontoiatria, per un bambino piccolo, nel modo più ludico, tranquillo, sereno possibile. Un bambino che si siede tranquillo sulla poltrona dell’odontoiatra, sarà un adulto che imparerà a gestire in maniera serena il suo rapporto con il dentista e con l’igienista dentale.

Purtroppo fino a non molto tempo fa, il dentista veniva associato automaticamente a dolore e paura; atteggiamenti giustificati, da pregresse esperienze traumatizzanti, causate da limitati mezzi analgesici, e metodologie di lavoro meno “raffinate”. Oggi, noi del settore, abbiamo a disposizione conoscenze, mezzi e tecnologie che ci consentono di evitare tutto ciò. Ed è fondamentale sottolineare l’importanza di riuscire ad intercettare il maggior numero di pazienti possibili, quando sono in età pediatrica. Si potrà infatti con loro impostare un discorso di prevenzione a 360°; correggendo abitudini viziate importanti, intercettando precocemente difetti scheletrici correggibili con l’ortodonzia, al fine di rendere la crescita armonica e corretta da un punto di vista funzionale ed anche estetico, impostando un discorso sull’igiene orale

domiciliare e professionale al fine di prevenire le più frequenti patologie del cavo orale, i processi cariosi e le malattie parodontali. Su queste ultime è bene fare un discorso approfondito, in quanto coinvolgono una grande percentuale di popolazione adulta. Il ministero del lavoro della salute e delle politiche sociali ha pubblicato negli ultimi mesi le nuove linee guida nazionali per la prevenzione delle patologie orali in età adulta. I dati epidemiologici che emergono mostrano una percentuale di persone affette da gengiviti che oscilla tra il 40 e il 50%. Nella popolazione italiana i valori di prevalenza della malattia parodontale, corrispondono a circa il 60% della popolazione, con una prevalenza di forme gravi o avanzate pari al 10-14%, con un drastico aumento nelle fasce di età a partire dai 35-44 anni.

La malattia parodontale, evoluzione della gengivite ( patologia infiammatoria dei tessuti molli di sostegno del dente), è una patologia cronica del “sistema parodontale”, caratterizzata da infiammazione gengivale, formazione di tasche parodontali, mobilità dentale, riassorbimento dell’osso alveolare, con perdita negli stadi più avanzati, degli elementi dentali stessi. Se non diagnosticata precocemente, ed opportunamente trattata, porta quindi ad una compromissione grave della funzionalità e dell’ estetica della nostra bocca.

L’igienista dentale, opera nei confronti di pazienti affetti da malattia parodontale, su due livelli. Il primo consiste nell’attuazione di tutte quelle manovre, tramite strumentari specifici, che portano alla rimozione dalle superfici del cavo orale dei depositi di placca e tartaro, sopra e sotto gengivali, che sono alla base dell’eziologia delle patologie parodontali. I pazienti vengono quindi sottoposti a sedute di ablazione del tartaro, levigature radicolari e lucidatura delle zone radicolari esposte.

Il secondo invece, a volte molto complesso, riguarda l’aspetto motivazionale. I pazienti vengono informati, per esempio di tutti i fattori di rischio della malattia parodontale (placca batterica, fattori genetici e familiari, tartaro, fumo, patologie sistemiche), e vengono invitati e consigliati ad adottare abitudini di vita e modificazioni comportamentali, al fine di evitare l’insorgenza della parodontite, o l’aggravarsi della patologia.

L’igienista dentale deve inoltre essere in grado di prescrivere ai pazienti tutti quei presidi che devono essere utilizzati domiciliarmente, in maniera sistematica e regolare, allo scopo di riuscire ad effettuare una rimozione meccanica della placca batterica il più efficace possibile. Per fortuna oggi siamo aiutati in questo dal mercato, che ci mette a disposizione strumenti di facile utilizzo e reperibilità. Difatti l’utilizzo del solo spazzolino da denti, non è oggi sufficiente a far mantenere un adeguato livello di igiene orale. Ecco quindi che si rende necessario l’utilizzo di altri presidi indispensabili, come il filo interdentale, lo scovolino, il puliscilingua, solo per citare i più importanti.

Adeguatamente motivati ed istruiti nell’utilizzo corretto di questi strumenti, adeguatamente motivati a sottoporsi a regolari sedute di igiene professionale, che rimangono comunque indispensabili, i pazienti parodontali possono tenere sotto controllo l’evoluzione della loro patologia, al fine di mantenere i propri denti il più a lungo possibile e nelle migliori condizioni.

SCHEDA DEL RELATORE

( photos)
1 Gennaio 1970

Note: To see the pictures in the original Picasa album, click here

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