INCONTRI A TEMA – MERCOLEDI’ 26 OTTOBRE 2016


PREVENIRE LE PATOLOGIE AUTUNNALI

incontro con il dr. Luigi Pio Di Murro, medico di famiglia
e con il dr. Livio Valente, nutrizionista diabetologo

 

I CONSIGLI DELLO SPECIALISTA TRA PREVENZIONE E TERAPIA

 

ABSTRACT DELLA CONFERENZA

 

Nel precedente incontro abbiamo parlato delle fonti di informazione (in particolare internet) e degli strumenti a disposizione dell’assistito. Con l’aiuto del dr. Gargaro abbiamo parlato dei servizi che la Sanità Pubblica offre e con l’aiuto dell’ing. Mignanelli abbiamo parlato delle fonti di informazione. In particolare la nostra attenzione è stata focalizzata su internet e sui suoi limiti. Grande quantità di informazioni ma anche grande cautela nel loro utilizzo.

Oggi entreremo nello specifico osservando l’argomento da due diversi punti di vista, quello del medico di famiglia, il dr. Di Murro, e quello del diabetologo-nutrizionista, dr. Livio Valente. Ne viene fuori un quadro ben preciso con rischi oggettivi per determinate categorie di assistiti (es. anziani, bambini, cronici, diabetici, persone che per lavoro vivono in comunità molto affollate ed a contatto con numerose persone) e la oggettiva necessità di sottoporsi a vaccinazione ed integrarla con ulteriori modalità (integratori, farmaci specifici e stile di vita).

Il dr. Valente ci chiarisce subito che l’alimentazione autunnale non è assolutamente una alimentazione minore, al contrario, con i suoi alimenti stagionali ed i suoi “minestroni” rappresenta un elemento di primaria importanza. Nello specifico il diabetico presenta particolari elementi di criticità che aumentano vertiginosamente se ci sono patologie contemporanee (es. cardiopatie, ipertensione, nefropatie ecc.).

In ogni caso il regista della strategia di prevenzione è il medico, soprattutto il medico di famiglia. È lui che deve filtrare le nostre richieste ed aiutarci a trovare le soluzioni più adatte alle nostre esigenze.

Infine un parere unanime sulle vaccinazioni: vanno fatte, soprattutto perché l’influenza di questo anno sembra essere davvero problematica. Vanno superate le posizioni contrarie anche perché bisogna dirlo chiaramente: se le vaccinazioni presentano un rischio, quest’ultimo è minimo rispetto ai benefici che apporta e poi, non fare la vaccinazione significa anche speculare sul fatto che il rischio di contrarre una patologia è minimo solo perché la stragrande quantità della popolazione è vaccinata.

Ed allora cominciamo la nostra prevenzione dosando con buon senso integratori, attività sportiva, alimentazione e, se rientriamo nelle categorie a rischio, sottoponendoci alla vaccinazione.

Le risposte dei nostri specialisti ci aiuteranno a chiarire i nostri principali dubbi.

 

Dr. Luigi Pio Di Murro

  1. Arriva la stagione fredda e quindi le patologie da raffreddamento. Quali sono le più frequenti e come ci si può proteggere?

sicuramente le patologie tipiche interessano prevalentemente le alte vie respiratorie e sono soprattutto di natura virale ed in misura minore batteriche. Quest’anno poi la sindrome influenzale sembra essere particolarmente aggressiva. Ci si protegge soprattutto con la campagna di vaccinazione antinfluenzale e con l’uso di opportuni integratori (vitamine, probiotici ecc.) ed uno stile di vita sano (alimentazione ed attività sportiva).

  1. Quali sono le categorie più esposte per le quali è indispensabile la prevenzione?

Soprattutto  le persone più fragili (portatori di malattie croniche con compromissione delle difese immunitarie, es. diabetici) e le persone che vivono/lavorano in comunità, ovvero in ambienti nei quali è elevata la diffusione di virus.

  1. Chi non rientra in queste categorie può fare prevenzione ed in che modo?

anche se la prevenzione è legata ad una sensibilità individuale tutti dovrebbero farsene carico perché ognuno di noi proteggendo se stesso protegge l’ambiente in cui vive e lavora.

  1. Oggi è sempre più diffusa la moda di non vaccinarsi. Per contro il ministro ha diffidato i medici affinchè non compromettano l’efficacia dei progetti di vaccinazione. Come stanno le cose?

la vaccinazione è l’arma più efficace per sconfiggere le malattie contagiose e tutti dovrebbero vaccinarsi, chi non lo fa sta speculando sul fatto che altri sono vaccinati e così ne può trarre beneficio ma mette a rischio l’efficacia di tutta la campagna vaccinale.

  1. Ci sono vaccini e vaccini, spesso abbiamo le idee confuse. Ci può spiegare meglio?

il vaccino è un preparato proveniente da microrganismi o loro parti adeguatamente trattati per renderli innocui. Inoculati nel soggetto da trattare stimolano le difese immunitarie producendo specifi anticorpi. Naturalmente il vaccino viene preparato in base alle previsioni e comprende un certo numero di virus coltivati ed attenuati. Quindi ogni anno il vaccino è diverso e migliorato tecnologicamente con l’esperienza acquisita negli anni.

  1. La pubblicità televisiva ci dice che uno yogurt aumenta le difese immunitarie. È proprio così?

non esageriamo. Se è vero che una sana alimentazione ci aiuta nella prevenzione è sicuramente vero che gli yogurt, ricchi di fermenti lattici, fanno la loro parte. Ma di qui ad attribuire una valenza addirittura terapeutica il passo è lungo, molto molto lungo.

  1. Integratori, probiotici, prebiotici, vitamine, cosa sono ed in che misura possono essere validi?

questi prodotti assunti con regolarità apportano all’organismo sostanze e microrganismi che migliorano la qualità della vita. Nella loro scelta è bene rivolgersi al medico e non farsi fuorviare dalla pubblicità per scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Nello specifico i probiotici, in quanto fermenti lattici, riequilibrano l’ecosistema intestinale, i prebiotici sono alimenti che inducono la crescita dei “batteri buoni” nell’intestino e gli integratori sono miscele che contengono anche vitamine e sali minerali per supportare specifiche esigenze.

  1. Le norme della buona educazione (non starnutire “fragorosamente”, lavare spesso le mani, mettere la mano davanti la bocca quando si tossisce ecc.) possono essere strumento di prevenzione?

certamente, anzi sono la condizione essenziale per fare prevenzione, soprattutto per chi frequenta ammalati o ambienti affollati e chiusi.

  1. Per quale motivo “dopo le feste” o dopo essere andati al cinema contraiamo una forma influenzale?

perché in questi ambienti c’è una elevata possibilità di entrare in contatto con persone raffreddate o influenzate.

  1. Infine quale strategia di prevenzione deve adottare una persona “a rischio” e quale strategia di prevenzione può adottare una persona che sta “bene in salute”?

le persone che fanno parte delle categorie a rischio devono necessariamente sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale e valutare altri strumenti con il proprio medico in base alle specifiche esigenze. Invece chi sta “bene in salute” può adottare uno stile di vita idoneo (alimentazione varia e sana attività sportiva)

 

Dr. Livio Valente

  1. Come cambia normalmente l’alimentazione dopo l’estate?

Il cambio di stagione è caratterizzato da stanchezza, mancanza di concentrazione e talvolta malessere. Una dieta equilibrata, ricca di alimenti “autunnali” è estremamente importante. Questa stagione ci propone frutta (es. cachi, uva, agrumi) legumi (ceci, fagioli, orzo, farro, lenticchie) che sono particolarmente graditi e ricchi per il loro contenuto (ad esempio i legumi sono ricchi di proteine ad alto valore biologico, fondamentali per il nostro benessere).

  1. Ci sono alimenti particolarmente indicati per la prevenzione delle patologie da raffreddamento?

Certamente, la loro presenza nell’alimentazione contribuisce a risolvere in modo più veloce ed efficace i nostri problemi oltre che prevenirli. Ad esempio gli agrumi, l’aglio, la cipolla, lo zenzero e la lattuga sono estremamente utili mentre vanno limitati nell’alimentazione carne, latte, latticini, dolciumi e snack salati e fritture.

  1. Siamo ormai diventati tutti cuochi, che ruolo gioca la cottura nella valorizzazione del patrimonio degli alimenti?

La cottura è indispensabile per consentirci di “mangiare” ma a volte determina cambiamenti indesiderati. In linea di massima migliora i caratteri organolettici, le qualità igieniche ed aumenta la digeribilità ma è altrettanto vero che riduce il contenuto di acqua, il valure nutritivo e spesso determina la formazione di sostanze irritanti provenienti dalla idrolisi dei grassi. È comunque importante che l’alimento, anche nelle parti interne raggiunga almeno 70° e che venga immediatamente consumato o conservato.

  1. Minestroni, Zuppe, vino sono compagni della cucina invernale. Qual è il reale vantaggio di questo tipo di alimentazione?

Il minestrone è un primo piatto scarsamente energetico, adatto a che è in sovrappeso (basso contenuto calorico e senso di sazietà), agli ipertesi (se è preparato senza sale), a chi soffre di stipsi (è ricchissimo di fibre). Infine ha un modesto carico glicemico utile nei diabetici ed un ottimo contenuto di vitamine che però viene ridotto dalla cottura (nel caso delle vitamine termolabili). Le zuppe sono facili da preparare, salutari, sazianti, hanno un basso contenuto di grassi, favoriscono il transito intestinale e sono particolarmente economiche. Infine il vino in quantità moderate e senza superare il bicchiere al giorno presenta molti aspetti positivi per la salute e per la prevenzione.

  1. Quali alimenti devono essere evitati e quali devono essere ricercati dal paziente diabetico?

I cibi previsti per i diabetici sono esattamente quelli previsti in una sana ed equilibrata alimentazione. La dieta non deve contenere un eccesso di carboidrati, alimenti ad elevato indice glicemico e comunque deve avere un giusto apporto calorico. Vanno preferiti piccoli pasti invece di pranzi e cene abbondanti. Infine è opportuno assumere fibre, in buona quantità, contemporaneamente ai glucidi (es. ortaggi e pane o pasta). Infine resta la necessità di evitare l’alcool in ogni sua forma.

  1. Per quale motivo è particolarmente importante la prevenzione nel diabetico?

A causa del diabete in Italia muore una persona ogni 20 minuti, l’aspettativa di vita nel diabetico è ridotta di 5-10 anni. Quindi le persone che hanno più di 45 anni, soprattutto se in sovrappeso devono essere sottoposte a screening per il diabete di tipo 2. Studi scientifici hanno dimostrato che è possibile prevenire il diabete negli intolleranti ai carboidrati attraverso la riduzione del peso corporeo e con un adeguato esercizio fisico e con una idonea terapia se necessaria.

  1. Cosa è il diabete di tipo 2?

La digestione trasforma i carboidrati (pane pasta, patate e zucchero) in glucosio che è necessario alle nostre cellule per funzionare. Per entrare nelle cellule ed essere utilizzato, il glucosio presente nel sangue ha bisogno dell’insulina che il pancreas produce secondo il bisogno. In questo tipo di diabete il pancreas produce meno insulina o lo fa in ritardo o l’insulina prodotta è meno efficace.

  1. Quali sono le complicanze del diabete?

Le conseguenze di lunghi periodi di iperglicemia sono molto serie e possono portare anche a morte. Ci sono complicanze dette “microvascolari” come la retinopatia, la neuropatia e la nefropatia ed altre dette “macrovascolari” come ischemie, infarti ed ictus.

  1. La vaccinazione antinfluenzale è indicata nei diabetici?

Si, la vaccinazione annuale è indicata in tutti i diabetici, in particolare devono essere vaccinati i soggetti di età superiore ai 65 anni che presentino patologie associate cardiache, renali o polmonari. Non è necessario ripetere la vaccinazione nel corso della stagione. In particolare è indicata la vaccinazione antipneumococcica da ripetere in chi ha più di 65 anni se il vaccino è stato eseguito da oltre 5 anni se siamo in presenza di pazienti con sindrome nefrosica, insufficienza renale cronica o trapiantati d’organo.

  1. Concludendo l’anziano, soprattutto se diabetico e debilitato, cosa deve fare in più rispetto ad un coetaneo in buono stato di salute?

La “dieta mediterranea” seguita con buon senso e misura ed associata ad una moderata attività fisica è la risposta giusta a tutte le nostre domande. Non dobbiamo cercare altre soluzioni, la soluzione ce la abbiamo in casa, non a caso è diventata patrimonio dell’umanità.

LE SLIDE DELL’INCONTRO: